Storia della musica
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DOCENTI | prof. Kelly Lidiane Gallo |
CONTATTI | vicepresidenza@liceimanzoni.it |
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Il moderno e l’antico sono sempre esistiti.
Ferruccio Busoni (1866 – 1924)
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La musica era casta e modesta sino a quando veniva suonata con strumenti semplici ma, da quando si è preso a suonarla in una gran varietà di modi, e in maniera confusa, ha perso le sue caratteristiche di solennità e di virtù, ed è quasi caduta nella meschinità.
Boezio (480 c. – 524)
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Essi sono così innamorati di se stessi da pensare che sia in loro potere il corrompere, il guastare , il rovinare le buone vecchie regole tramandate nei tempi passati da un numero così grande di teorici e musici eccellentissimi, quegli stessi uomini dai quali questi moderni hanno imparato a legare insieme alcune note con poca grazia. Per costoro è sufficiente creare un tumulto di suoni, una confusione di assurdità, un insieme di imperfezioni.
G. M. Artusi (1600)
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La musica seria è un’arte morta. La vena che per trecento anni ha offerto un raccolto apparentemente inesauribile di buona musica si è esaurita. Quello che conosciamo con il nome di musica moderna è il chiasso fatto da speculatori illusi che van raccogliendo fra mucchi di rifiuti.
Henry Pleasants, The agony of Modern Music (1955)
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Le epoche che precedono immediatamente la nostra sono più lontane da noi di quanto lo siano altre più distanti nel tempo.
Igor Stravinskij (1882 – 1971)